La demenza curata da una pianta preistorica?

ArgentieriNatura, RicercaLeave a Comment

[vc_row padding_top=”0px” padding_bottom=”0px”][vc_column fade_animation_offset=”45px” width=”1/1″]

La Ginkgo biloba è la pianta vivente più antica del pianeta: i primi fossili sono stati trovati in strati di terreno risalgono a 250 milioni di anni fa. Se pensavate che i dinosauri fossero creature preistoriche, abbiamo qui una pianta che data precedentemente la loro comparsa sul pianeta Terra.
L’incredibile resistenza di questa pianta, che ha attraversato le ereo geologiche, è provata dal fatto che sei esemplari sono sopravvissuti addirittura all’esplosione atomica di Hiroshima e sono ancora lì, vivi e vegeti, se mi passate l’ironia.

[/vc_column][/vc_row][vc_row no_margin=”true” padding_top=”0px” padding_bottom=”0px” bg_video=”” class=”” style=””][vc_column fade_animation_offset=”45px” width=”1/2″]

L’estratto del Ginkgo Biloba, che risponde al nome da targhe automobilistiche di EGb761, ha provato di avere proprietà neuroprotettive e sembra essere efficace a rallentare il declino cognitivo e i cambiamenti nelle funzioni e nei comportamenti che mostrano le persone con demenza e disabilità cognitive.
Non stupisce, quindi, che i guaritori indiani ayurvedici lo abbiano da sempre usato come ingrediente fondamentale nella preparazione in un loro elisir di lunga vita: la Ginkgo Biloba può vivere fino a 1000 anni e fa vivere meglio gli esseri umani.

[/vc_column][vc_column fade_animation_offset=”45px” width=”1/2″][/vc_column][/vc_row]

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.